OFFERTA FORMATIVA

Il nostro Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) 2022 - 2025


Indice

  • Premessa
  • La scuola dell'infanzia San Bartolomeo Apostolo nel suo contesto
  • Profilo storico
  • Il contesto territoriale
  • Caratteristiche dell'utenza
  • Integrazione nel territorio
  • L'organizzazione
  • Il modello organizzativo della scuola
  • Organi collegiali
  • Il personale
  • Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
  • Servizi amministrativi
  • Risorse strutturali
  • La proposta educativa
  • Missione, visione, valori
  • Linee guida dell'azione educativa e didattica
  • Il curriculo


Premessa

Sono ormai passati otto anni da quando è stata emanata la "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" (la Legge 13 luglio 2015, n. 107) che ha definito le nuove linee per l'elaborazione del Piano dell'Offerta Formativa, documento fondamentale per ogni scuola. Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (d'ora in avanti PTOF) ha durata triennale, ma può essere rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico.

Il Collegio dei Docenti, nell'ambito di un laboratorio formativo dedicato, ha elaborato il presente PTOF con l'intento di tradurre "nero su bianco" la proposta educativa che la scuola dell'Infanzia San Bartolomeo Apostolo intende proporre al territorio.

Il PTOF rappresenta la carta d'identità della scuola, identità culturale e programmatica; la valenza triennale è funzionale alla capacità concreta della scuola di programmare, realizzare e valutare quegli obiettivi di miglioramento (descritti nel Piano di Miglioramento – d'ora in avanti PdM) che discendono da una attenta analisi della identità culturale su cui si sviluppa la scuola stessa. Il presente PTOF non è quindi solo la fotografia dell'identità esistente, ma impegna la struttura organizzativa della scuola e le sue risorse in modo dinamico verso obiettivi di miglioramento e consolidamento.

Il PTOF è pertanto "il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola dell'Infanzia San Bartolomeo Apostolo.

Il PTOF è quindi il progetto nel quale si concretizza il complessivo processo educativo della scuola, attraverso l'organizzazione delle attività della scuola in risposta ai bisogni degli alunni, delle loro famiglie e del territorio, mettendo a fuoco il disegno coerente delle scelte culturali, didattiche e organizzative. In altri termini esso definisce e presenta l'identità della scuola in un'ottica pienamente integrata e personalizzata al successo formativo degli alunni.

Pur nella molteplicità delle azioni organizzative, didattiche e progettuali, l'intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell'utenza e del territorio, con l'intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all'interno della società.


La scuola dell'Infanzia San Bartolomeo Apostolo nel suo contesto

La Scuola dell'infanzia San Bartolomeo Apostolo ha sede a Genova Certosa, in Via San Bartolomeo della Certosa n.6. È una Scuola dell'Infanzia autorizzata riconosciuta come paritaria ai sensi della legge 62/2000 con effetto dall'anno scolastico 2000/2001.

Scuola Cattolica, aperta a tutti, con un proprio Progetto Educativo, ispirata ai valori cristiani, in dialogo con le culture e le realtà sociali ed ecclesiali del territorio.

E' oggi gestita dal Parroco pro-tempore della Parrocchia "San Bartolomeo della Certosa " a cui la stessa istituzione scolastica è annessa.

La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.

In conformità a quanto predisposto dalla L. n.107/2015, le scuole dell'infanzia promuovono:

  • il pieno sviluppo della persona umana,
  • l'uguaglianza delle opportunità educative e formative,
  • il superamento di ogni forma di discriminazione,
  • l'accoglienza e l'inclusione,
  • la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose,
  • la partecipazione attiva delle famiglie,
  • l'apertura al territorio.

Le scuole dell'infanzia fanno proprie le finalità espresse nella normativa vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • maturazione dell'identità,
  • conquista dell'autonomia,
  • sviluppo delle competenze,
  • senso di cittadinanza,

Nei tre anni di frequenza della scuola dell'infanzia San Bartolomeo Apostolo l'obiettivo primario è quello di far stare bene i bambini a scuola, consentire loro di imparare a convivere con gli altri, rispettando le prime regole per sviluppare un'adeguata autonomia personale.

Tutti avranno la possibilità di conoscersi e giocare insieme e, attraverso le diverse attività, apprenderanno e impareranno in modo divertente. Il bambino ha bisogno di trovare all'interno della scuola dell'infanzia un ambiente sereno capace di offrirgli un'accoglienza attenta e premurosa ad opera di insegnanti che accolgono il mistero della vita come dono di Dio e vi si pongono dinnanzi con atteggiamento ammirato, rispettoso e umile.

Il bambino diventa così soggetto attivo e impegnato in un processo di crescita e interazione con i propri compagni, gli adulti e l'ambiente circostante

2.1 Profilo storico

La Scuola ha avuto inizio nell'anno 1878 per opera delle Suore Pietrine, la cui collaborazione fu richiesta dai parroci don G.B. Boraggini e don Nicolò Sciaccaluga, rispettivamente parroci delle Parrocchie di S. Maria e di S. Bartolomeo. Tale scuola è stata voluta con lo scopo di provvedere alla custodia diurna e all'educazione ed istruzione religiosa e civile dei bambini poveri. Nel 1938 poiché le Suore Pietrine decisero di ritirarsi dalla scuola dell'infanzia, il parroco don Giuseppe Galbiati chiese la collaborazione delle Suore Dorotee, che già operavano nella Scuola Primaria ricevette risposta positiva. Dal 1998 la scuola si arricchisce di professioniste laiche che da allora operano attivamente come maestre.

2.2 Il contesto territoriale

La scuola è localizzata vicino al centro di Certosa, a ridosso della chiesa parrocchiale in Via San Bartolomeo della Certosa n.6. Vi si accede sia da Via San Bartolomeo (che si collega alle vie principali del quartiere servite dall'AMT), sia da Via L. Ariosto (zona Metrò).

La Scuola opera nella zona della Valpolcevera, alla periferia di Genova.

Certosa, è un quartiere densamente popolato con caratteristiche urbanistiche in contrasto con le esigenze di vivibilità e benessere.

La vicinanza di grossi centri commerciali e di distribuzione ha causato problemi relativi all'inquinamento e alla viabilità. Vi sono poi alcune carenze del territorio: trascuratezza o mancanza degli spazi verdi, scarsa illuminazione, mancanza di adeguati punti di ritrovo per bambini e ragazzi. Nonostante Certosa sia un quartiere commercialmente ricco, esistono ancora situazioni di povertà con alcuni trend in crescita.

Negli ultimi decenni l'economia ha subìto profonde modificazioni e l'occupazione si è trasformata. Accentuato è il pendolarismo necessario per raggiungere i posti di lavoro situati in centro o nelle zone limitrofe.

La realtà, tuttavia, si sta arricchendo di strutture sociali, ricreative e sportive, poiché le famiglie sentono la necessità di cercare ambienti rispondenti alle esigenze di educazione e formazione dei loro figli. Inoltre, tanti genitori sono impegnati a tempo pieno e richiedono un punto di riferimento per l'accoglienza dei loro figli durante le ore di lavoro.

2.3 Caratteristiche dell'utenza

La Scuola "San Bartolomeo Apostolo" accoglie alunni provenienti da famiglie di varie categorie sociali.

Spesso gli alunni appartengono a famiglie di ex-allievi dell'Istituto, che cercano, insieme ad una sicura istruzione di base, la garanzia di un buon percorso scolastico secondo i sani principi della fede cristiana.

Alcune famiglie (in numero crescente) vivono problemi relazionali e cercano nell'ambiente scolastico un clima sereno e rassicurante per se stessi e per i loro figli.

Sono presenti anche allievi stranieri, immigrati con la loro famiglia d'origine, che chiedono un ambiente aperto alla diversità culturale.

2.4 Integrazione con il territorio

La scuola dell'Infanzia è perfettamente inserita all'interno del contesto parrocchiale insieme alla contigua scuola primaria Divina Provvidenza. La Parrocchia di San Bartolomeo è una realtà molto attiva che si configura come una risposta concreta e ricca rispetto alle problematiche sopradescritte. La Parrocchia mette a disposizione delle due scuole:

  • il prezioso e storico campo all'interno del chiostro della Chiesa, esempio di buona valorizzazione del patrimonio artistico in coerenza con in bisogni del quartiere; tale campo viene utilizzato dai bambini e ragazzi come campo sportivo, anche attraverso società sportive esterne che offrono una concreta proposta agonistica.
  • Il teatro: piccolo ma ben curato è uno spazio idoneo per spettacoli ed intrattenimento, manifestazioni canore e teatrali di cui i bambini possono usufruire sia come spettatori sia come protagonisti. Inoltre, è luogo di interesse anche per le famiglie.
  • I gruppi parrocchiali ACR e Scout che da qualche anno hanno aperto sezioni dedicate ai più piccoli (da 5 anni) e che accompagnano i bambini fino all'età adulta, costituendo un punto di riferimento ed un aiuto per le famiglie nella crescita dei bambini.

Più in generale, rispetto al quartiere di Certosa sono ormai consolidate le relazioni della Scuola con la Biblioteca Comunale Cervetto ed il Centro Sportivo Foltzer.

3 L'organizzazione

3.1 Il modello organizzativo

Il Modello organizzativo è piuttosto semplice in coerenza con le piccole dimensioni della scuola.

Il servizio educativo è realizzato per classi omogenee per età:

  • api
  • coccinelle
  • farfalline

I processi educativi sono gestiti da 4 maestre che ruotano nelle tre classi nel triennio scolastico. Ogni insegnante ha una classe di riferimento per la quale è la docente principale e che segue nel ciclo dei tre anni. A supporto c'è la maestra di sostegno e laboratorio che si divide fra le tre classi a seconda delle necessità contingenti e della presenza o meno di alunni disabili.

Il coordinamento didattico viene realizzato da una delle maestre che svolge anche la funzione di coordinatrice.

Il Collaboratore scolastico è coordinato dal Coordinatore e assolve alle funzioni operative e di sorveglianza connesse all'attività dell'Istituzione scolastica, in un rapporto di collaborazione con il Gestore e Legale Rappresentante e con il personale docente. Il collaboratore scolastico cura la vivibilità dell'ambiente, controlla l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, collabora all'organizzazione quotidiana.

I servizi amministrativi sono in comune con la scuola primaria paritaria Divina Provvidenza con cui è condivisa anche la gestione parrocchiale.

3.2 Organi collegiali

Gli organi collegiali si articolano in:

  • Collegio docenti
  • Consiglio di Circolo
  • Consiglio di intersezione
  • Assemblea di sezione
  • Consiglio parrocchiale per gli affari economici (CPAE)

Collegio docenti

È il punto visibile dell'unitarietà e della corresponsabilità educativa e didattica della scuola. Ha il compito di curare l'immagine culturale, di stabilire le finalità e i contenuti educativi su cui ogni docente deve impostare il proprio lavoro, di rielaborare continuamente i passi del percorso didattico.

Il Collegio dei Docenti è composto dalle insegnanti in servizio presso l'Istituto, ed è presieduto dalla Coordinatrice o da un suo delegato.

  • Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'Istituto. In particolare, cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito delle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative nella scuola dell'infanzia, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante.
  • Formula proposte per lo svolgimento delle attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal CPAE e dal Consiglio di Circolo.
  • Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione educativa e didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti ed obiettivi programmati, proponendo ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica.
  • Provvede, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal CPAE, alla scelta dei sussidi didattici.
  • Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell'Istituto.
  • Si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità oppure quando almeno 1/3 dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni quadrimestre.
  • Le funzioni di segretario del Collegio sono svolte da un docente eletto annualmente dal Collegio stesso.
  • Il verbale di ogni riunione del Collegio dei Docenti, firmato dal Presidente e dal Segretario è depositato presso la Direzione della Scuola.

Consiglio di Intersezione

Il Consiglio è formato dai docenti, dalla coordinatrice e dai genitori rappresentanti di sezione. Si riunisce per la realizzazione del coordinamento didattico, dei rapporti interdisciplinari, per la verifica dell'attività.

Il Consiglio di Intersezione ha il compito di:

  • Formulare proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative varie da presentare al collegio docenti
  • Agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
  • Le funzioni di segretario del Consiglio di Intersezione sono attribuite dal Presidente ad uno dei docenti membri del Consiglio stesso
  • Il Consiglio di Intersezione dura in carica un anno.
  • Il verbale di ogni riunione del Consiglio di Intersezione, firmato dal Presidente e dal Segretario è depositato presso la Direzione della Scuola.

Assemblea di sezione

È composta dai docenti e dai genitori, con lo scopo di confrontarsi, con i rispettivi ruoli e competenze sui bisogni della sezione, sui passi e le attività e gli strumenti del lavoro scolastico. Si riunisce almeno una volta l'anno.

L'assemblea di sezione è composta da tutti i genitori di una sezione. Essa elegge entro il primo mese di scuola un rappresentante di sezione. Uno stesso genitore non può rappresentare più di una sezione. I rappresentanti di sezione debbono essere eletti dalla maggioranza dei genitori presenti, oppure da un numero di elettori pari alla metà più uno degli allievi secondo le modalità previste dalle norme elettorali.

I rappresentanti mantengono i contatti con la Direzione e con gli altri organi collegiali, convocano le assemblee di classe e formulano l'O.d.G. in base alle esigenze e alle richieste della classe, secondo il regolamento loro proprio.

All'assemblea possono partecipare con diritto di parola i docenti della sezione, la Coordinatrice e il Rappresentante Legale della scuola nella persona del Gestore.

Di ogni assemblea viene redatto il verbale che al termine della stessa deve essere letto, approvato dall'assemblea e sottoscritto dal Rappresentante di sezione.

Le riunioni di sezione, intersezione e di istituto non hanno potere deliberante. Proposte e richieste emerse vengono inoltrate al Consiglio di Circolo.

Competenze dei rappresentanti di sezione

La partecipazione diretta dei genitori deve mirare con i suoi interventi a dare un apporto costruttivo per migliorare e arricchire la vita scolastica mediante osservazioni e suggerimenti su ciò che può aiutare lo sviluppo della personalità degli allievi.

In conseguenza ne vengono i seguenti limiti:

  • Non interferire nella disciplina interna della scuola
  • Rispettare la libertà di insegnamento della scuola e dei docenti (sia sui metodi, sia sui programmi).
  • Le questioni riguardanti il profitto e il comportamento dei singoli alunni non possono diventare oggetto di discussione comune, ma vengono trattate direttamente tra la famiglia interessata e l'insegnante o la Presidenza.
  • Non intraprendere iniziative senza previo accordo con la Direzione della scuola.

Consiglio di Circolo

Il consiglio di circolo esercita le sue funzioni sulla Scuola paritaria dell'infanzia San Bartolomeo Apostolo e sulla Scuola primaria paritaria Istituto Divina Provvidenza.

É il principale organo collegiale ed in quanto tale esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare e verificando la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione degli indirizzi impartiti.

Il Consiglio di Circolo è composto da:

Componenti di diritto:

  • Il gestore e rappresentante legale
  • La coordinatrice didattica della Scuola Primaria e della Scuola dell'Infanzia

Componenti elettivi:

  • 6 genitori
  • 4 docenti
  • 1 rappresentante del personale non docente

Consiglio Parrocchiale Affari Economici (C.P.A.E.)

È presieduto dal Gestore e parroco pro-tempore della parrocchia di S. Bartolomeo della Certosa. Ne fanno parte 6 membri nominati dal Vescovo.

Il CPAE dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne le esigenze di utilizzo, manutenzione ed eventuale ristrutturazione dei locali della scuola.

Per le altre questioni di ordine gestionale della Scuola dell'Infanzia "S. Bartolomeo Apostolo" si fa riferimento al Consiglio di Amministrazione congiunto della suddetta scuola e dell'annessa Scuola Primaria "Divina Provvidenza".


3.3 Il personale

Il personale è esclusivamente femminile.

Coordinatrice: Marta Cambiaso, 42 anni, lavora da sempre presso la scuola dell'Infanzia San Bartolomeo Apostolo. Laureata in Scienze della formazione primaria, è dedita alla scuola con passione e determinazione. Insegnante della sezione delle Coccinelle, dal 2017 svolge la funzione del coordinamento.

Insegnante: Stefania Scarlata, 50 anni, è stata la prima maestra laica della scuola, traghettandola fino all'attuale organizzazione completamente laica. Rinuncia nel suo passato anche recente alle diverse opportunità di lavorare presso lo Stato, preferendo sempre la scuola San Bartolomeo come luogo per la sua vita professionale. È maestre delle Farfalline, è il punto di riferimento per tutti grazie al suo spiccato senso artistico e abilità manuali.

Insegnante: Gelsomina D'Angiolo, 53 anni, da tutti conosciuta come Mina è l'insegnante della sezione delle Api. Ha maturato diverse esperienze come supplente in molte scuole statali primarie e d'infanzia, arriva nel 2013 alla Scuola San Bartolomeo trovando finalmente la scuola giusta per lei! Silenziosa ma sorridente è una presenza sicura per bambini e maestre.

Insegnante: Nadia Frigerio, 46 anni, arrivata alla San Bartolomeo nel gennaio 2022 si è subito contraddistinta per la sua voglia di imparare osservando le colleghe e per la sua capacità di mettersi in gioco. È la maestra dedicata al sostegno e alle attività di laboratorio per tutte e tre le sezioni. Cercata dai bambini per i tanti giochi divertenti che propone e dalle colleghe per le sue capacità informatiche, organizzative e gestionali.

Collaboratore scolastico: Antonella Angotti, 61 anni, è operatore prezioso per la scuola. Con le sue casacche colorate, sprigiona energia da tutti i pori, ed è la mascotte di tutti i bambini che conquista con qualche leccornia sempre nascosta nelle tasche.

3.4 Sviluppo e valorizzazione Risorse Umane

La valorizzazione del personale in una istituzione scolastica deve essere la principale direttrice su cui impostare il processo di sviluppo della scuola: curare con costanza il processo di crescita professionale e personale delle insegnanti è requisito fondamentale per poter garantire la migliore capacità educativa dell'intero sistema scuola.

Del resto, l'autonomia scolastica e i processi di innovazione e di riforme in atto richiedono un continuo arricchimento e aggiornamento della professionalità del personale docente in riferimento alle competenze metodologico-didattiche, organizzative, relazionali e di ricerca, alle attività funzionali alla piena realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, alla conoscenza della normativa nazionale ed europea vigente. Il Piano di Aggiornamento e Formazione viene deliberato dal Collegio dei Docenti all'inizio di ogni anno scolastico sulla base delle direttive ministeriali, degli obiettivi del Piano dell'Offerta Formativa, delle priorità indicate nel Piano di miglioramento.

La formazione e l'aggiornamento sono inoltre funzionali all'incremento delle professionalità, alla condivisione delle pratiche educativo-didattiche ed organizzative, nonché alla costruzione di un progetto formativo coordinato ed unitario. Le iniziative della scuola vengono progettate tenendo conto dei bisogni formativi espressi dal personale relativamente ai temi delle competenze educativo-didattiche, relazionali e metodologiche, nonché delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e/o strutturali in corso.

Il piano di formazione prevede l'adesione a corsi organizzati da diversi enti ed istituzioni (MIUR, Ufficio scolastico regionale per la Liguria, dalle reti di collegamento fra scuole di cui l'Istituto fa parte, FISM, Diocesi), ma si avvale anche delle risorse e delle competenze interne alla scuola, proponendo la condivisione e l'apertura al confronto quali modalità ricorrenti del lavoro collegiale per la valorizzazione di tutte le risorse umane coinvolte nel sistema scolastico.

L'insegnante è un professionista riflessivo che impara dalla proprie pratiche e dalla condivisione con i colleghi: attività di autoformazione sono promosse e valorizzate in ogni forma. Per garantire l'efficacia dei processi di crescita professionale e l'efficienza del servizio scolastico, sono pertanto favorite le iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line, alle attività laboratoriali, alle modalità di formazione impostate sulla ricerca-azione, peer review, comunità di pratiche, con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale, riflessione e documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati. Questo consente di promuovere un processo di documentazione e diffusione delle pratiche didattiche. Inoltre, la scuola nel piano triennale dell'offerta formativa, si propone di organizzare corsi di formazione per docenti in base alle preferenze emerse dalla rilevazione dei bisogni formativi attuata annualmente in occasione del collegio docenti

Si ritengono prioritarie le seguenti aree di formazione dei docenti:

- Sicurezza e formazione delle figure sensibili

- Formazione scientifica e sulle nuove tecnologie

- Formazione sui linguaggi espressivi (musica, arte, motoria)

- Formazione sulla didattica speciale e sulla gestione della classe

- Formazione sull' educazione alle relazioni e la prevenzione del disagio

Corsi di formazione e aggiornamento che vengono proposti dalla F.I.S.M (Federazione Italiana Scuole Materne) e dalla Diocesi, al fine di approfondire la propria preparazione didattica, metodologica, psicologica, spirituale e culturale.

  • Utilizzo di specifiche riviste pedagogiche – didattiche.
  • Corsi di aggiornamento organizzati dall'Ufficio Insegnamento Religione cattolica e Scuola della Curia di Genova per il mantenimento dell'abilitazione all'insegnamento della religione cattolica

In collaborazione con la facoltà di Scienze della formazione primaria di Genova l'Istituto partecipa alle iniziative di formazione proposte nell'ambito della convenzione per l'accoglienza degli studenti tirocinanti.

3.5 Servizi Amministrativi

I servizi amministrativi sono svolti in condivisione con la Scuola Primaria Divina Provvidenza.

Il personale amministrativo assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative connesse alle attività delle scuole, in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle relative competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. Collabora con i docenti, curando in modo particolare la comunicazione delle circolari e degli avvisi personali. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. La scuola, mediante l'impegno di tutto il personale amministrativo, garantisce:

  • celerità delle procedure
  • informazione e trasparenza degli atti amministrativi
  • cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza
  • tutela della privacy

3.6 Risorse Strutturali

L'edificio scolastico è strutturato in:

- piano terra, ove sono ubicati rispettivamente:

  • Entrata
  • Aula pre e post scuola
  • Servizi igienici
  • Sala gioco con attrezzature adeguate, giochi strutturati e non
  • Sala mensa
  • Cucina (zona lavaggio stoviglie)
  • Vasto campo in erba sintetica dotato delle misure di sicurezza previste dalla normativa vigente

- primo piano:

  • 3 aule ampie e luminose con arredamento adeguato
  • Aula "nanna" per i bambini di tre anni
  • Una terrazza

L'edificio scolastico è fornito di estintori, porte antipanico, portone d'entrata a norma dotato di allarme per la sicurezza dei bambini e citofono fornito di telecamera a circuito interno.


La proposta educativa

Il Piano triennale in linea con quanto previsto dall'art. 1, comma 7 della Legge n. 107/15 individua gli obiettivi formativi prioritari per la scelta di tutte le attività didattiche, dei progetti di ampliamento dell'offerta formativa e delle risorse necessarie all'attuazione del Piano dell'offerta formativa:

  • Educazione: il bambino scopre l'importanza delle semplici regole del vivere insieme;
  • relazioni: riflette, si confronta, discute con gli adulti e interagisce con gli altri bambini
  • emozioni: il bambino sviluppa il senso di una propria identità personale

Tali finalità educative vengono coniugate in una definita programmazione educativo-didattica avente durata e validità annuale.

· Missione, visione, valori

In piena coerenza con lo spirito del fondatore della congregazione delle suore Dorotee di Vicenza Santo Giovanni Antonio Farina, la Scuola ha definito la propria missione affermando di voler essere:

una scuola accogliente dove famiglie e maestre dialogano insieme, e i bambini imparano prendendo esempio dai "grandi" per costruire buone relazioni che aiutano a crescere.

Con queste premesse, l'ambizione di crescita della scuola è sancita dalla visione che è così descritta

Bambini felici, adulti sereni.

I valori fondanti l'azione educativa e formativa della scuola si incardinano sui concetti di crescita, star bene, autonomia, accoglienza, vitalità, fiducia, speranza.

· Linee guida dell'azione educativa e didattica

Il collegio docenti annualmente sceglie una storia da utilizzare come "sfondo integratore" utilizzata per la programmazione didattica di tutta la scuola. La storia accompagna i bambini nella loro quotidianità e i personaggi che incontrano proporranno attività atte a raggiungere obiettivi consoni per le tre fasce di età condivisi dalle insegnanti all'inizio dell'anno.

· Il curriculo

L'insegnamento avviene nel rispetto dell'art.8 dei D.P.R. n:275 dell'8/3/99 emanato ai sensi dell'art.21 della legge n.59/97 (Autonomia dell'Istituzione Scolastica), ed è definito in base all'effettiva disponibilità di strutture e risorse.

Esso consiste in:

  • Laboratorio di attività manipolative, grafiche, pittoriche ed espressive
  • Attività conformi alla programmazione annuale
  • Visite guidate a musei, mostre, ecc…
  • Partecipazione a spettacoli teatrali
  • Partecipazione a concorsi
  • Attività di conoscenza del territorio e delle tradizioni
  • Continuità educativa con scuola primaria Divina Provvidenza
  • Educazione motoria
  • Lingua Inglese per i bambini di 5 anni

A ciò si aggiunge anche un ampliamento dell'offerta formativa così articolato:

  • Gite
  • Incontri a livello di territorio e di città
  • Corso di rugby in collaborazione con Rugbytots
  • Laboratorio di musica
  • Servizio di pre- scuola (7,30-8,30) e post-scuola con possibilità di uscita fino alle 17,30 gestito dagli educatori di Bic Genova
  • Attivazione di un progetto di centro estivo, quale prolungamento dell'attività didattica educativa durante il mese di luglio, caratterizzato da una specifica offerta formativa e gestito dagli educatori che durante l'anno si occupano del servizio di pre-scuola e post-scuola.


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